“Il mercato dell’M&A in Italia cresce”. Lucia Occhiuto intervistata da Economy

Il primo semestre del 2024 ha visto il mercato delle fusioni e acquisizioni (M&A) in Italia registrare una crescita significativa, con un incremento del 177% rispetto all’anno precedente, secondo gli ultimi dati diffusi da Mergermarket.
Questo sviluppo, dopo un periodo di stagnazione dovuto alla pandemia, rappresenta un segnale positivo per l’economia italiana, anche se va contestualizzato all’interno di un panorama ancora caratterizzato da incertezze macroeconomiche e geopolitiche.

[…]

A trainare le operazioni nel primo semestre del 2024 soprattutto i settori TMT (Technology, Media, Telecom), Energy & Utilities e Consumers, con una particolare attenzione agli investimenti legati alla tecnologia e alla sostenibilità.

“Nella seconda metà del 2024 ci si aspetta un contribuito determinante dalle operazioni del settore Banking & Financial Institutions e da quello delle Infrastrutture – osserva Lucia Occhiuto, founding partner di Occhiuto Legal, boutique legale – Gli investimenti più diffusi, in termini di volumi, sembrerebbero risultare quelli nel tech e nel sostenibile, che li possiamo trovare al comune denominatore di molte operazioni M&A, in qualsiasi segmento verticale di mercato. I settori del tech e del sostenibile è verosimile immaginare che guideranno anche il futuro del mercato M&A e degli investimenti: siamo partecipi di un processo di conversione dell’economia verso il rinnovamento strutturale in termini di digitalizzazione e sostenibilità; il margine di mercato è ancora molto elevato e quando occorre accelerare il passo verso una trasformazione, l’M&A è sempre considerato uno strumento necessario. In questo contesto, oltre alla politica monetaria della Banca Centrale Europea, un ruolo fondamentale potrebbe assumerlo il legislatore europeo, da cui ci si potrebbe aspettare un intervento che favorisca incentivazioni economiche nel settore dei capitali e snellimento burocratico, con il pregio di sollevare gli Stati Membri dall’onere, o dal limite, di dover convergere esigenze economiche e ragioni politiche locali”.

Per leggere l’articolo completo cliccare qui